Estratto settimanale dal libro, "Corpo, Anima, Spirito" di Fausto Carotenuto.
Leggi la parte precedente qui:
http://coscienzeinrete.net/spiritualita/item/3071-corpo-anima-spirito-parte-1-cosa-sappiamo-di-noi-stessi
Da dove partiamo? Da quello di cui ci sentiamo più sicuri. E allora possiamo dire con tutta tranquillità:
“io ho un corpo”.
Di questo siamo sicuri: lo sentiamo, lo vediamo, lo tocchiamo, lo possiamo annusare, sentire e perfino assaporare. E lo stesso possiamo fare con il corpo di qualcun altro. Sempre che ci vada e che ce lo lascino fare…
Nel dire “Io ho un corpo” abbiamo già cominciato ad individuare due parti di noi: l’io e il corpo. Due parti che hanno dei rapporti molto stretti, ma che sono entità distinte.
Noi non diciamo “io sono un corpo”, ma io “ho” un corpo.
E’ abbastanza semplice in fondo rendersi conto - e dentro di noi lo sappiamo - che io non sono il mio corpo. E che quindi il corpo è un nostro strumento.
Nel dire “Io ho un corpo” abbiamo già cominciato ad individuare due parti di noi: l’io e il corpo. Due parti che hanno dei rapporti molto stretti, ma che sono entità distinte.
Noi non diciamo “io sono un corpo”, ma io “ho” un corpo.
E’ abbastanza semplice in fondo rendersi conto - e dentro di noi lo sappiamo - che io non sono il mio corpo. E che quindi il corpo è un nostro strumento.